Fin da piccola sono sempre stata attratta dalla domanda “Che cos’è la felicità?”.
Forse solamente dopo questa incredibile esperienza posso riuscire a darmi una risposta.
Vivo in una realtà dove il termine felicità è avere l’ultimo smartphone in commercio, i vestiti sempre alla moda e al passo con i tempi, essere popolare e possedere tutto ciò che si desidera. Questa esperienza mi ha insegnato che la felicità è tutt’altro: ho visto persone morire di AIDS, bambini appena nati abbandonati dai propri genitori, persone che non solo non hanno una casa, ma non riescono nemmeno ad ingerire un pasto giornaliero e poi ho visto tanti bambini – aiutati dalle Associazioni come Valdisole Solidale Onlus – che, nonostante tutto, sorridevano perché potevano avere un letto su cui dormire, un pasto caldo, dei vestiti, un’istruzione. E lì la domanda sorgeva spontanea: anche se questi bambini non hanno NIENTE, come possono sorridere?
Nei loro occhi la sofferenza, ma nei loro volti la felicità e questo mi fa capire che tutto ciò non dipende dalla condizione sociale in cui ci si trova o da quello che si possiede, ma da quanto apprezziamo ciò che abbiamo. La felicità è una scelta quotidiana: non la trovi in assenza di problemi, ma la scopri nonostante i problemi.
P.S.: il ragazzo nella foto al termine della mia esperienza in Kenya si è tanto affezionato a me che mi ha regalato la collana che porta in questa foto e lì le mie parole sono svanite ed il mio cuore è diventato più grande!
Sabrina Zanella